perchè essere pellegrini
Per fornire una risposta a questo interrogativo, vogliamo utilizzare questa riflessione del beato Giovanni Paolo II :
Una pausa di ristoro
I pellegrinaggi sono una costante nella storia delle religioni. Anche il cristianesimo ha fatto propria questa pratica rispondente al bisogno di trovare uno spazio religioso là dove il divino si è manifestato.
Vi sarebbe senza dubbio di che scrivere una storia molto interessante sui pellegrinaggi cristiani, cominciando dai primissimi, che ebbero per meta Gerusalemme e i Luoghi Santi, fino a quelli della nostra epoca, verso Roma, Assisi, Lourdes, Fatima, Czestochowa e tanti altri luoghi.
Ognuno di essi è un memoriale del mistero dell'Incarnazione e della Redenzione. E se molti santuari furono dedicati a Maria, è perché l'umile Vergine di Nazaret ha generato, per opera dello Spirito Santo, lo stesso Figlio di Dio, Salvatore universale; e perché il suo ruolo è sempre quello di presentare, alle generazioni che si succedono, il Cristo "ricco di misericordia".
Nel nostro tempo, tentato in diversi modi dalla secolarizzazione, occorre che "gli alti luoghi dello spirito", costruiti lungo i secoli e spesso per iniziativa dei santi, continuino a parlare alla mente e al cuore di tutti, credenti e non credenti, perché tutti risentono dell'asfissia di una società chiusa in se stessa e talvolta disperata.
E' forse un sogno augurarci ardentemente che i santuari diventino o ridiventino altrettante case di famiglia, dove ciascuno di quelli che vi passano o vi restano possa trovare il senso della propria esistenza e il gusto della vita, dopo avervi in qualche modo sperimentato la presenza e l'amore di Dio?
La vocazione tradizionale e sempre attuale di ogni santuario è quella di essere come un'antenna permanente della Buona Novella della salvezza.
Tutti siamo in cammino per le vie del mondo verso la nostra ultima destinazione, che è la Patria celeste. Quaggiù siamo solo di passaggio. Per questa ragione nulla può il senso profondo della nostra vita terrena, lo stimolo a viverla come una breve fase di sperimentazione e insieme di arricchimento, quanto l'atteggiamento interiore di sentirci pellegrini.
I santuari sono come le pietre miliari poste a segnare i tempi del nostro itinerario sulla terra: essi consentono una pausa di ristoro nel viaggio, per ridarci la gioia e la sicurezza del cammino, insieme con la forza di andare avanti, come le oasi nel deserto, nate ad offrire acqua e ombra.
(Giovanni Paolo II)