uscita alla foce del po 2013 - Associazione - I PELLEGRINI - Verona

Vai ai contenuti

uscita alla foce del po 2013

relazioni uscite








Breve relazione sull’uscita “Delta del Po” del 16-17 marzo 2013


Là dove il grande Fiume incontra il Mare…



Sabato 16 marzo partenza ore 8.

In 15 persone su 4 auto arriviamo alle 10 e 30 a Boccasette di Porto Tolle.






La guida ottenuta da “Aqua”, agenzia regionale del “Parco del delta Po” ci attende
per seguirci nei due giorni.

Camminiamo a piedi con lei, preparata e disponibile alle nostre domande, fino ad una delle cinque foci del Po:   quella di Maistra.



















Ci spiega la vita degli uccelli e dei pesci su quelle acque e rientriamo per il pranzo al sacco al bar di Boccasette.





Alle 14 ci aspetta un’ imbarcazione che ci porterà alla foce del Po di Pila. Siamo vicino alla grande centrale termoelettrica di Porto Tolle, oggi dismessa.
























Scesi dalla barca a piedi ci inoltriamo in una spiaggia che d’estate è il paradiso della quiete e del mare libero per tutti, anche se laboriosa da raggiungere.



























…il paziente lavoro dell’acqua…




Rientriamo per riprendere le auto e trasferirci all’ostello di Santa Giustina di Mesola, in provincia di Ferrara.










La guida ci spiega che vi sono due parchi regionali del Po, uno in Veneto e uno in Emilia, con cartografie distinte.


Noi nei due giorni visitiamo l’uno e l’altro e non notiamo nessuna differenza perché tutte le foci del Po portano la stessa acqua nello stesso mare, che quando è in burrasca respinge il fiume indietro creando non pochi problemi.


A Porto Tolle salutiamo in un bar la guida che abita a Taglio di Po ed assistiamo alla messa animata dagli scouts della cittadina.


L’ostello “il Paesin”, vicino a TORRE ABATE, ci offre una gradita cena e camere confortevoli, anche perché qui siamo solo noi!
TORRE ABATE

TORRE L'ABATE




Domenica 17 marzo.


Dopo la colazione ci aspetta una piacevole camminata lungo l’argine del Po di Goro
(il tempo ci assiste e non piove anche se l’aria è fresca).








Ci viene spiegato (anche se, in parte, il Prof. Zalin ci aveva esposto nella sua relazione del venerdì precedente, presso la sede aziendale del nostro Presidente Grego) che questa parte del delta non c’era prima del 1604. Fu la Repubblica di Venezia nel 1600 che, per evitare che la sua laguna si interrasse coi materiali portati dal Po, deviò il fiume a sud con un canale lungo 7 km e largo 6m. Ma quel canale era in parte su territorio dello Stato Pontifico che non gradiva quell’acqua padana indesiderata. Per poco non ne nacque una guerra.

Quante cose si imparano camminando !!!

La guida continua a spiegarci quanto vediamo (e ci aiuta nel campo dei tipi di uccelli l’esperto amico Pretto) e arriviamo a Gorino Ferrarese per un lauto pranzo:

Grigliata di pesce con fritto misto a sorpresa che ci ristora con piacere.







Il figlio della titolare della Trattoria USPA (Tel. 0533-999817 per chi è interessato)
è anche la guida nautica che alle 15 ci porta con una barca coperta alla foce del Po
della Donzella (e alla fine avremo visto tre delle cinque foci).











Il mare mosso




ci impedisce di entrare in Adriatico per rischio interramento e giriamo nei canali



interni ove vivono e vengono pescate le famose anguille provenienti dal mar dei Sargassi nei Caraibi (contrariamente a quelle di Comacchio che sono allevate in laguna ..questo dicono qua..).











Tornati a terra è quasi sera e rientriamo coi nostri mezzi.


Ci restano da percorrere le due foci rimanenti e qualcuno propone di farlo in futuro, magari con le bici che qui possono godere di comode ciclabili! Anzi… gli ostelli del delta le noleggiano ..







Commento finale: anni fa avevamo visto la foce dell’Adige a Rosolina…ma questa del Po ha altre dimensioni ..è un vero grande Delta!


ARRIVEDERCI !

Marzo 2013 Gianni e Patrizia


Torna ai contenuti