testimonianza del viaggio
Via Lauretana
Da Assisi a Loreto
Testimonianza del viaggio
Una settimana con temperature elevate; giornate illuminate e abbagliate da uno splendido sole; strade e sentieri che attraversano paesaggi stupendi dove la natura e la mano dell'uomo hanno armoniosamente modellato i rilievi; una profonda e penetrante spiritualità che dall'eremo solitario ti invade; la magnificenza delle opere d'arte ammirate nei siti religiosi visitati; il sereno silenzio dei conventi in cui abbiamo sostato…
Questi e non solo questi sono motivi di riflessione e offrono spunti per personali approfondimenti riguardo il cammino sulla Via Lauretana, che noi 22 pellegrini abbiamo iniziato da Assisi domenica 10 luglio e concluso a Loreto domenica 17 luglio scorso.
Fin dalla prima giornata, con la tappa Assisi -Spello, si sono alternati momenti di fede vissuta, come durante la celebrazione della Santa Messa nella Basilica Inferiore di San Francesco, a momenti di spiritualità e di emozione nel visitare l'Eremo delle Carceri che ha dato ospitalità a quel "piccolo-grande" Uomo, Santo protettore a cui ci rivolgiamo noi, con le nostre debolezze, per essere rafforzati nella fede.
La seconda tappa, Spello-Colfiorito, ci ha segnato per la fatica sopportata causa la lunghezza del percorso ed il caldo soffocante. Ma siamo stati ricompensati dalle bellezze naturali ed artistiche di cui è ricco il territorio.
Da Colfiorito a Muccia, poi, un susseguirsi di emozioni per le soavi atmosfere create dai paesaggi pennellati dal giallo dei girasoli e dei campi di grano, in una geometria di campi coltivati tra verdi boschi. E la commistione tra arte e storia, sacra e profana, che ci rimanda indietro nel tempo alla basilica paleocristiana di Plestia, all'Eremo di Sant'Angelo in Prefoglio.
Il giorno dopo, finalmente, ci rincuora una breve tappa, da Muccia a Camerino, anche se il caldo continua ad affaticarci. Ma il pellegrinaggio comporta anche questo: sudore e stanchezza uniti a determinazione nel resistere fino al raggiungimento dell'agognata meta! Condivisione, solidarietà ed amicizia ci supportano lungo il cammino, durante il quale il tempo della preghiera, come la recita del Rosario, si alterna a momenti ricreativi e scherzosi ed alle visite guidate nei siti più significativi per approfondimenti culturali.
A seguire, ancora una lunga e faticosa tappa, da Camerino a Tolentino, che si conclude al convento di San Nicola di Tolentino, oasi silenziosa e ristoratrice che ci riserva la superba bellezza degli affreschi giotteschi nel famoso "Cappellone" della sua Basilica. L'accoglienza ricevuta da parte dei frati, la partecipazione alla santa messa e qualche breve scambio di opinioni con loro ci arricchiscono e rincuorano.
Da Tolentino a Macerata: ancora una splendida giornata di sole ricca di cultura. Archeologia nella città romana di Urbs Salvia, semplicità e rigore nell'Abbazia cistercense di Chiaravalle di Fiastra, dove preghiera e lavoro scandiscono la giornata dei monaci.
Ultima tappa: Macerata-Loreto…è come arrivare in Terra Santa! Già lungo la via abbiamo casualmente incontrato il Vescovo di Macerata che transitando in auto, incuriosito da quel gruppo di camminatori con lo zaino in spalla, si è fermato per scambiare qualche parola, complimentandosi ed impartendoci la sua benedizione.
Il momento più emozionante è l'arrivo nella piazza antistante il Santuario della Santa Casa di Loreto. La fatica, come per incanto, svanisce lasciando spazio alla soddisfazione per il raggiungimento della meta. La gioia ci pervade e ci unisce in un abbraccio collettivo. Le foto ricordo…le preghiere di ringraziamento…il raccoglimento fra le mura della Santa Casa…un intimo abbraccio…un'emozione profonda che inumidisce gli occhi…ognuno di noi ha il suo modo personale di rapportarsi e di entrare in sintonia con il Divino.
Ogni pellegrino ha vissuto il pellegrinaggio nella sua propria dimensione, più consona al suo modo di pensare e di essere: di questo si parla e su questo ci si interroga durante la cena conviviale che conclude la serata insieme.
Ringraziamo felici Paola ed Agostino che tanto si sono adoperati per "costruire" questo percorso della Via Lauretana, sul quale ci hanno accompagnato. Ma la serata ci riserva ancora fresche emozioni: sono i brani di musica classica abilmente suonata dai giovani musicisti dell'Accademia di Santa Cecilia sul piazzale del Santuario, in una notte di luna piena!
Ancora un ultimo momento di vera emozione per tutti noi: la consegna del "Testimonium" ad ogni pellegrino da parte dell'Arcivescovo Giovanni Tonucci, al termine della santa messa della domenica mattina. Non si tratta soltanto di una pergamena che ricorda il passaggio a piedi…è, soprattutto, la testimonianza di una fede personale in continua ricerca, nel nostro cammino interiore verso la salvezza.
Patrizia Ballarotto